Ci sono paesi di cui si sente parlare solo per motivi politici o bellici, lontani dalle comune rotte del turismo di massa, paesi di cui la maggior parte delle persone non conosce né la capitale né i confini territoriali. Ecco questi paesi hanno sempre attirato la mia piú profonda curiositá. Nella sempre piu connessa Europa ne sono rimasti ben pochi, ma uno di questi è sicuramente la Bielorussia, famosa oramai per essere l’ unico paese europeo ad avere un sistema comunista vivo e vegeto con a capo il presidentissimo Aljaksandr Lukašėnko, in carica SOLO dal 1994. In realtà da tempo le opposizioni rimaste denunciano brogli elettorali su vasta scala che ogni volta trasformano la tornata elettorale semplicemente in una scommessa sulla percentuale di voto a favore del leader incontrastato del Paese.
Trasporti
Da poco è stato introdotto un visto che si puó fare direttamente all’ aeroporto di Minsk. Si puó ottenere se sei un cittadino italiano o dell’Unione Europea, se resti in Bielorussia al massimo per 30 giorni e se utilizzi l’aeroporto di Minsk sia per entrare nel paese che per uscirvi. Purtroppo la capitale bielorussia non è battuta dalle compagnie aeree low cost che tanto ci piacciono perció il modo piu conveniente per arrivarci è tramite la Belavia, la compagnia di bandiera. Inizio col dire che il volo diretto da malpensa non è tra piu economici ( 200 euro circa a/r in bassa stagione) e l’ aereo utilizzato, un embraer 195, di produzione brasiliana, aveva problemi di pressurizzazione, in atterraggio molte persone lamentavano forte fastidio ai timpani, compreso il sottoscritto. Le procedure per lo sbarco sono abbastanza veloci, non ho subito i tediosi e burocratici controlli da regime comunista. All’ uscita dall aeroporto c è ad aspettarmi la mia carissima amica Victoria, nata a Brest,citta sul confine polacco, ma che vive da molti anni a Minsk, sarà la mia guida e soprattutto la mia traduttrice, è di fondamentale importanza infatti sapere il Russo , dato che l’ inglese è parlato pochissimo. Per muoverci abbiamo usato sempre uber, servizio economico e capillare, anche se mi sono arrivate voci che la compagnia ha cessato di esistere nel paese. I prezzi dei taxi sono comunque molto economici per gli standard europei. C è inoltre un ottimo servizio pubblico in città di metro, filobus e autobus, un aspetto positivo che accomuna tutte le città post sovietiche
Cosa vedere a Minsk
L’ anima della cittá è profondamente sovietica, strade enormi a 8 corsie attraversabili dal pedone solo con sottopassaggi, marciapiedi di una pulizia impeccabile, parchi immensi di cui si vede l inizio ma non la fine. Ogni tanto si nota qualche negozio occidentale con le insegne in cirillico, ma a Minsk posso dire con estrema sicurezza che il capitalismo non ha preso piede come in alcune repubbliche ex sovietiche, anche se Victoria mi dice candidamente che qui la gente ha voglia di europeizzarsi, movimenti e rivolte in stile Maidan sono infatti sempre piu frequenti qui.
Piazza della vittoria è uno dei punti principali della città dove è presente l’ obelisco della vittoria. Il monumento è stato inaugurato in memoria delle stragi avvenute nella nazione durante la Seconda Guerra Mondiale. Nella piazza si trova l’ingresso principale del Parco di M. Gorky, che è un luogo di relax popolare.

Museo nazionale bielorusso della storia della Grande guerra patriottica È uno dei più grandi musei di guerra del mondo: riunisce una enorme collezione di oggetti, armi, fotografie e documenti risalenti alla seconda guerra mondiale. Queste testimonianze rievocano la lotta dell’Armata rossa e dei bielorussi contro i nazisti e ricordano al visitatore che la Bielorussia fu uno dei luoghi più colpiti dalla guerra. È stato Ristrutturato esternamente nel 2014. Lo consiglio vivamente

Isola delle lacrime è una piccola isola artificiale sul fiume Svislač. È stata costruita in memoria dei soldati bielorussi morti durante la guerra in Afghanistan. È nelle vicinanze del centro storico, che è stato completamento ricostruito dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale



Dintorni di Minsk
Il nulla. Dopo qualche chilometro di macchina al di fuori di Minsk è la prima cosa che si nota. Una strada a doppia corsia, piatta, circondata da migliaia, forse milioni di alberi, interrotti soltanto da qualche villaggio, qualche casa col camino fumante e l’ orto, ed il pensiero mi porta subito al dottor Zivago ed alla sua celebre frase ” dentro ogni russo sonnecchia un contadino”.Il nulla al di fuori della capitale è piacevole,calmo,rilassante, e mai avrei pensato che un paesaggio del genere mi avrebbe portato a due posti cosi affascinanti.
Castello di Mir: Patrimonio dell Unesco dal 2000,si trova nell’ omonima cittadina.Costruito nel sedicesimo secolo,è un esempio di spicco dell architettura difensiva dell’ epoca. Durante la seconda guerra mondiale venne utilizzato dalle forze di occupazione naziste come ghetto per la locale popolazione ebraica prima dell avvio ai campi di concentramento.

Castello di Njasviz: Anche lui patrimonio dell’ Unesco, si trova 29 chilometri a sud est di Mir, tutti e due i siti si possono visitare comodamente in giornata da Minsk. E’ un castello residenziale della famiglia Radziwill dal 1533, una famiglia nobile che è stata molto potente per molti secoli nella confederazione polacco-lituana. Consiste in dieci edifici collegati tra loro,che circondano una corte esagonale,mentre l intero complesso è circondato da un grande parco.
Per le sistemazioni in città non avrete che l’ imbarazzo della scelta. Numerosi sono gli hotel e gli appartamenti che si trovano in zona centrale a prezzi molto convenienti.