Su quest’isola ho capito il vero significato del misticismo. Girandola in lungo e in largo è impossibile non notare come la vita dei balinesi sia scandita da innumerevoli cerimonie, celebrazioni e feste che vengono svolte per gli dei che vengono venerati nei templi, molto abbondanti da queste parti. Qui la ritualità è costante, ricorrente, intensa, lo si nota anche dalle offerte che vengono fatte agli dei, piccoli cestini creati da foglie di palma laboriosamente intrecciate tra loro, sono pressochè ovunque, anche sui marciapiedi, e vengono riempite con fiori freschi ma anche con offerte materiali, come soldi cibo o sigarette.

Dove alloggiare
L’isola nonostante sia piccola ( 140×80 km) è molto varia e diversificata, il turismo è concentrato principalmente nelle aree costiere meridionali, dove sorgono le località di Kuta, meta più ambita dai surfisti e dagli amanti della nightlife, che personalmente ho trovato molto sporca e troppo caotica, con tanti ragazzini australiani ubriachi a rovinare l’atmosfera. Seminyak è la parte più moderna e lussuosa, l’atmosfera qui è molto più rilassata e il mare più bello, sullo stesso stile ci sono Jimbaran e il nuovo insediamento di Nusa Dua. Nell’ entroterra c’è Ubud, secondo me il posto più bello dell’ isola, un villaggio formato da foreste tropicali e terrazze di riso, dove si ritrova la serenità rurale e l’inimitabile spirito balinese. Il nord invece è indicato per chi cerca pace e tranquillità, inoltre offre i migliori fondali marini per le immersioni.

Trasporti
L’isola è ben connessa al resto del mondo dall’aeroporto di Denpasar Ngurah Rai. Numerose sono le compagnie low cost asiatiche che per poche decine di euro effettuano voli dalle principali località del sud est asiatico e dell’ Australia. Ci sono anche voli diretti per l’Europa, anche se consiglio sempre di effettuare il volo dal nostro continente con una delle compagnie aeree della penisola araba ( Emrates,Qatar,Eithad o Oman air) così da fare scalo in una delle loro capitali per ammirarne la bellezza. Bali è un luogo in cui riposarsi e meditare, ma è pur sempre una località turistica asiatica, di conseguenza il traffico può essere molto congestionato, soprattutto nella zona sud. Girare l’ isola con un motorino a noleggio può essere una buona idea, i balinesi al volante sono abbastanza tranquilli e raramente infrangono il codice della strada, la guida è a sinistra e le strade abbastanza strette, quello che mette in difficoltà il turista sulle due ruote è l’enorme quantità di motorini che sfrecciano in ogni direzione a pochi centimetri dal tuo mezzo. I taxi della blue bird, la compagnia nazionale, sono tanti e a buon mercato, contrattare sempre prima di salire.
Ubud
Questo luogo magico merita sicuramente un capitolo dedicato, Ubud infatti deriva dal termine balinese Ubad, che significa medicina. Qui siamo nel cuore e nell’anima di Bali, qui da sempre hanno trovato spazio storie di santoni e guaritori, luoghi di meditazione immersi nel verde dove trovano spazio bellissimi eco-lodge dove meditare a contatto con la natura, il tutto condito da misticismo e sacralità. La posizione è nel centro dell’ isola, raggiungibile in circa un’ora e mezza di auto dalle zone turistiche di Seminyak e Kuta, ma la strada, data la conformazione del territorio, non è delle più semplici, soprattutto nel periodo delle alluvioni. Ubud ha avuto un ulteriore boom turistico dopo la pubblicazione del libro “Mangia prega ama”, ed al successivo film con Julia Roberts, trasformando questo villaggio nella patria dello yoga. Ma la vera attrazione di questo luogo e di tutta Bali sono sicuramente le terrazze di riso, delle vere e proprie risaie che si arrampicano sulla struttura montagnosa della zona, e alcune di queste, hanno richiesto secoli per essere costruite. Tutta la zona è controllata dalla dea del riso, Dewi Sri, alla quale sono dedicati i piccoli templi nelle piantagioni


Cucina locale
Devo ammettere che la cucina balinese mi ha sorpreso positivamente. Malgrado sia un luogo molto turistico le antiche tradizioni culinarie non sono andate perse, un mix di sapori e gusti provenienti dalle diverse culture che nei secoli hanno abitato l’isola. Gli ingredienti sono diversi dal resto dell’ indonesia, essendo Bali un’isola induista e l’Indonesia un paese a maggioranza musulmano. La cucina balinese è molto sana, equilibrata e con pochissimi grassi, sono assenti alimenti quale pane e formaggi, mentre sono presenti quasi tutti i tipi di carne bianca e poca carne rossa, il tutto accompagnato quasi sempre accompagnato dal Nasi, il riso. Di seguito alcuni piatti tipici:
- Bantal: ravioli di riso con mango
- Nasi Goreng: lo si trova praticamente ovunque, è riso fritto insaporito con spezie saltato in padella con pesce, verdure, carne e uova
- Iga Babi: costolette di maiale alla balinese
- Kopi Luwak: Caffè tipico della zona, viene prodotto dalle feci di un animaletto, è uno dei caffè più pregiati e costosi al mondo.
- Mie Goreng: Uguale al Nasi goreng ma con i noodles al posto del riso.
- Sate Lilit: Spiedini di gamberi alla brace con spezie balinesi
- Soto Babi: La loro zuppa di carne

Quando andare
Il periodo migliore per una vacanza a Bali va da fine Aprile a Ottbre, quello della stagione secca. Il clima rimane comunque tropicale tutto l’ anno, la stagione piovosa, che va da Novembre a Marzo, ha rovesci e temporali brevi, questo significa che potrete godere del sole anche durante la bassa stagione. Per gli amanti del surf, la stagione più adatta è tra giugno e agosto, quando si verificano mareggiate grandi e regolari.
