Il mio viaggio in Islanda

Lo ammetto, ho passato molto tempo per pensare a cosa scrivere in questo mio ultimo viaggio. Il motivo è molto semplice: questo luogo, questa isola, questa nazione, questo pezzo di Terra emersa separato da due continenti, mi ha trasmesso così tante emozioni che ho impiegato tantissimo tempo per metabolizzarle e riuscirle a scrivere. Un viaggio in Islanda non è un viaggio come gli altri, perchè quando scenderete dall’aereo e inizierete ad esplorare le zone turistiche e non turistiche, vi sembrerà di essere su un altro pianeta. Qui vedrete meraviglie naturali che solo in questo luogo si possono trovare, con una varietà infinita di paesaggi e scenari tutti distanti poche decine di chilometri l’uno dall’altro: Dalle colate laviche solidificate di Rekjanes alle splendide cascate della costa sud, dai Geyser al vulcano di Kerid, dalla spiaggia nera di Reynisfiara alle bucoliche pianure dove vengono allevati i cavalli islandesi.

Dentro il cratere Kerid, completamente ghiacciato già ad Ottobre

Trasporti e come muoversi

Arrivare in Islanda ormai è diventato molto semplice, numerose sono le compagnie low cost che atterrano nell’aeroporto internazionale di Keflavik( 40 minuti di auto da Reykjavik). Le compagnie come Wizz air e Easyjet hanno collegamenti con le principali città italiane (con Malpensa addirittura ci sono 4 voli a settimana). Il prezzo del volo non è economico, anche se si prenota durante i giorni feriali, questo perchè la distanza è comunque di 4 ore mezza. Una volta atterrati bisognerà prenotare la macchina, avere un proprio mezzo in Islanda non è importante ma è fondamentale, gli unici che ho visto girare con autobus privati sono i tantissimi turisti Cinesi. Ci sono molte compagnie di autonoleggio, quando la prenotate fate molta attenzione all’ubicazione dell’agenzia, averla al terminal vi farà risparmiare molto tempo, visto che non dovrete prendere un servizio navetta per uscire dall’aeroporto( molte sono situate a qualche chilometro di distanza, per risparmiare qualche decina di euro non ne vale la pena). Le strade sono ben asfaltate e facili da percorrere, bisogna stare solo un pò attenti al ghiaccio di prima mattina.

Durante un viaggio on the road in Islanda spesso ci si imbatte in questi scenari

Il mio itinerario

Ho passato 3 giorni bellissimi in Islanda, ho pianificato tutto da casa e malgrado la durata sono riuscito a vedere molte delle parti più belle di questa splendida isola. Sono arrivato il 13 Ottobre alle 11 e sono ripartito il 15 Ottobre alle 19, sono state 56 ore belle intense. Di base avevo un appartamento in centro a Reykjavik, dove tornavo tutte le sere. La capitale islandese ha una bellissima chiesa in stile Luterano e una vivace vita notturna.

Giorno 1 : Dopo aver noleggiato la macchina la prima cosa da vedere è senza dubbio il Golden Circle. Si tratta di un anello che inizia e finisce a Reykjavik, dove è possibile vedere le principali (e anche più turistiche) attrazioni del paese. Il percorso si può completare comodamente in un giorno intero, si vedono nell’ ordine:

  • Vulcano Kerid: Forse il sito meno turistico ma non per questo il meno bello, un vulcano inattivo con un lago al suo interno che crea un bel gioco di luci e colori.
  • Geyser Stokkur: Questo è sicuramente il sito più turistico ma anche il più particolare: Un geyser che erutta ogni 7-10 minuti con un getto che può arrivare anche a 30 metri, davvero imperdibile. Si trova in un bellissimo parco geotermale
  • Gulfoss: Una delle cascate più belle d’Islanda, si trova a pochi chilometri dal Gyser
  • Thingvellir: Un bel parco naturale, ti dà la possibilità di camminare in mezzo a due placche tettoniche, quella Nord Americana e quella Eurasiatica.
Cascata Gulfoss
Thingvellir

Giorno 2

Il secondo giorno lo si può spendere interamente per esplorare la splendida costa sud fino alla spiaggia nera di Vik, qui troverete le cascate più belle ed un magnifico ghiacciaio:

  • Dopo circa un paio d’ore di auto da Reykjavik troverete le prime cascate, Seljalandsfoss, una scenografica cascata che in Estate è possibile attraversare, e la più nascosta Gljùfurarfoss, che è raggiungibile passando attraverso una stretta gola, la cascata è piccola ma molto alta. Proseguendo dopo qualche chilometro in auto ecco Skogafoss, con la sua impressionante portata d’acqua, è possibile percorrere una lunga scalinata che porta in cima al salto( non adatto a chi soffre di vertigini). Vicino si trova Kvernufoss, la mia preferita, accessibile da un bellissimo sentiero, è una piccola e suggestiva cascata dove si può stare sotto il suo getto e prendere il sole.
  • Dopo aver fatto il pieno di cascate, proseguite sulla road 1 e troverete le indicazioni per raggiungere il ghiacciaio Solheimajokull, non lasciatevelo scappare! è possibile percorrerlo attraverso un sentiero di terra battuta! il gioco di colori e sculture di ghiaccio è meraviglioso
  • Prossima tappa è il paesino di Vik, avvolto perennemente da spettrali nubi nere e nebbia. Qui si trova la famosa spiaggia di Reynisfiara, con sabbia e faraglioni completamente neri, uno spettacolo gotico dark.
  • Tornando a Reykjavik ci siamo fermati alla secret Lagoon, una piscina termale naturale ideale per rilassarsi dopo un’intensa giornata
Spiaggia nera
Kvernufoss
Seljalandsfoss
Ghiacciaio Solheimajukoll

Giorno 3

L’ultimo giorno è stato completamente dedicato alla penisola di Reykjanes, data la sua vicinanza all’aeroporto. Reykjanes è una delle zone con la maggiore attività geotermica del paese, e malgrado non sia tra le zone più conosciute, è riuscita comunque a sbalordirmi. Ultimamente la zona ha subito parecchie eruzioni vulcaniche, rendendo inaccessibili zone come Grindavik e la famosissima Blue Lagoon, il maggiore centro termale del paese.

  • Una volta addentrati nella penisola ci si trova circondati da un paesaggio lunare, qui la vegetazione è del tutto assente, e la roccia nera vulcanica la fa da padrona. Ci sono due bellissime aree geotermali da vedere,Seltun e Gunnhuver. Entrambe hanno percorsi bellissimi da fare in mezzo a solfatare e colonne di fumo, circondati da terra rossa
  • Spostandosi sulla costa sono imperdibili le piscine naturali di Brimketill, e le bellissime scogliere a picco sul mare di Hafnaberg
  • La vera chicca della della zona è quella di camminare su un campo di lava solidificato post eruzione. Si trova sulla road 43 appena prima di Blue lagoon. Passeggiare su questa colata di lava è un esperienza bellissima ed emozionante, bisogna solo fare attenzione alle zone che emanano vapore bollente e a dove si mette i piedi, visto che la zona è molto sconnessa
Gunnhuver
Piscine naturali Brimketill
Hafnaberg cliff
Campo lavico

Consigli:

  • aurora boreale: Punto abbastanza complicato. Troverete agenzie che vi porteranno nei luoghi giusti per vederla, e app che vi daranno il potenziale di tempesta solare con le chanches effettive di avvistarla.Ma la verità è solo una: bisogna avere fortuna. C’è sicuramente il periodo da Ottobre a Marzo dove si hanno buone possibilità di vederla, ma non è detto, molti anche ad Agosto possono avvistarla. Personalmente ho visto una splendida aurora boreale solo alla seconda sera dal porto di Rekjavik, vicino al lightouse, uno dei punti migliori della città. Il mio consiglio è di provare tutte le sere intorno alle 22 a recarsi in un luogo senza luce artificiale e guardare il cielo
  • costo della vita: Nota abbastanza dolente. L’Islanda è carissima, forse è il paese più caro che abbia mai visitato. Per abbattere i costi evitate di mangiare fuori, e comprate i panini già fatti nei vari “Bonus” (supermarket locali) che potete portarvi in macchina. Fortunatamente tutte le attrazioni sono gratuite (c’è solo da pagare il parcheggio)
  • Clima: Altra nota dolente. Freddo intenso da Ottobre ad Aprile mentre nei mesi restanti è molto (fin troppo) variabile. In estate è difficile vedere l’aurora ma le giornate sono lunghissime, purtroppo è altissima stagione e la mole di turisti diventa ingestibile, così come i prezzi che lievitano ulteriormente. In inverno molti luoghi diventano inaccessibili a causa della neve ed il ghiaccio. Autunno e primavera sono le stagioni migliore per visitare l’Islanda

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